DALLO
SCONTRO ALL’INCONTRO
Sardegna e Piemonte laboratorio dell’Unità d’Italia. 1720-1861 Riflessione critica sul Risorgimento in 15 libri ![]() 15 LIBRI
per raccontare 150 anni di Nazione sarda e Stato nazionale
Perché 15 libri…
Si discuterà su questo argomento utilizzando i 15 LIBRI, selezionati all’interno del catalogo delle Edizioni AM&D, che raccontano 150 anni di storia tra Nazione Sarda e Nazione Italiana. Apre questo itinerario in 15 libri la monografia del ricercatore Walter Falgio, Libro e Università nella Sardegna del ’700, sulla diffusione delle idee e il recepimento degli stimoli illuministi nell’isola nella seconda metà del XVIII secolo, attraverso un’indagine archivistica su materiali inediti, che si sviluppa su due direttrici più specifiche. La prima riguarda la riforma delle Università, luogo di elaborazione culturale, la seconda attiene alla circolazione del libro, principale strumento di apprendimento del sapere. «L’orizzonte culturale della Sardegna di fine Settecento», spiega lo storico Gian Giacomo Ortu nella prefazione, «si rivela non del tutto ristretto e provinciale, per la comparsa non episodica nelle biblioteche delle opere dei maggiori esponenti dell’illuminismo italiano e francese»: da Muratori a Beccaria, da Voltaire a Quesnay. Si continua con L’Insurrezione di Cagliari del 28 aprile 1794 raccontata e interpretata da uno degli storici sardi più importanti e maggiormente conosciuti, Girolamo Sotgiu, per proseguire con il Racconto popolare della rivoluzione sarda (1793-1796) dello storico Luciano Marrocu, nel cui libro è riportato anche il testo integrale dell’inno sardo Procurad’ ’e moderare di Francesco Ignazio Mannu, con traduzione italiana a fronte. Il periodo della nascita del mito della nazione sarda in piena tempesta romantica viene esaminato nel testo dello storico Aldo Accardo. Le pagine del dettagliatissimo Diario del conte di Pralormo – trascritto e commentato dalla ricercatrice Eloisa Mura – inviato dal Piemonte nell’isola dal re Vittorio Amedeo II, in qualità di reggente la Reale Cancelleria, la più alta carica giudiziaria del Regno, ci regalano una straordinaria radiografia della Sardegna del 1700. Gli altri protagonisti che si incontrano in questo percorso sono considerati i padri della patria sarda: il canonico Giovanni Spano, il deputato Giorgio Asproni, Giuseppe Garibaldi residente per decenni a Caprera e perfino i falsari delle Carte d’Arborea, esaminati dalla nuova storiografia come patrioti e inventori di una Nazione sarda nell’Alto Medioevo, capaci di una creatività in grado di “mettere a rumore il mondo”, come rilevò Benedetto Croce. Se le Carte d’Arborea ci offrono un passato glorioso e mitico costruito a tavolino da geniali falsari di 150 anni fa, il mondo della cultura popolare sarda ci è restituito dalle Novelline raccolte in lingua sarda alla fine dell’Ottocento e riproposte, con la traduzione italiana a fronte, dalla studiosa di tradizioni popolari Enrica Deltala. Alcune di queste fiabe di magia furono riprese da Italo Calvino. Un importante tassello nella ricostruzione del mondo dei libri e dei luoghi di produzione del sapere in Sardegna e Piemonte è costituito dal volume Corporazioni, Gremi e Artigianato… curato dallo storico Antonello Mattone, che accoglie, tra gli altri, gli interventi specialistici di Lodovica Braida su “I mestieri del libro nella Torino del Settecento” e di Tiziana Olivari su “Artigiani-tipografi e librai in Sardegna nel XVIII secolo”. Ancora, Anna Mura, storica della Lingua italiana, analizza il linguaggio dei primi giornali pubblicati nell’isola tra fine ’700 e inizi ’800, evidenziando l’importante ruolo svolto dalla stampa periodica nella storia della lingua italiana. Nello specifico della Sardegna la stampa periodica «nasce nel momento in cui l’italiano va assumendo nella seconda metà del Settecento la funzione di lingua colta e ufficiale e si diffonde a livello parlato presso i ceti colti, in un quadro caratterizzato da nuovi e più articolati assetti linguistici, i cui elementi fondamentali sono costituiti dalla progressiva affermazione dell’italiano, nell’ambito del processo della cosiddetta “italianizzazione secondaria”, dal regredire dello spagnolo, dall’apertura ad altre lingue straniere, dal rinnovato prestigio del sardo, considerato anche utile supporto allo studio dello stesso italiano». Il volume curato dalla storica Cecilia Dau Novelli ricostruisce, anche attraverso il contributo di numerosi studiosi, la formazione delle élite della Sardegna risorgimentale e contemporanea, protagoniste di una profonda evoluzione sociale e culturale, mentre Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica italiana, Jordi Pujol, già presidente della Catalogna, assieme ad altri numerosi politici hanno aperto con Graziano Milia e Claudio Cugusi un dialogo sulla necessità di un nuovo patto fondamentale che le istituzioni sarde devono darsi attraverso un’Assemblea Costituente dopo 50 anni di autonomia, rimasta ormai senza spinta propulsiva. In Sardegna i cittadini, che sempre meno si riconoscono nei partiti tradizionali, chiedono alle classi dirigenti un atto di responsabilità per difendere le ragioni della Nazione sarda. Infine, poiché “Tutta la letteratura è fantastica” – come affermava il grande scrittore argentino J.L. Borges – il nostro percorso si chiude con il volume Italia magica – curato dagli italianisti Giovanna Caltagirone e Sandro Maxia – che con le sue mille pagine dedicate alla letteratura fantastica e surreale dell’Ottocento e Novecento, mette a disposizione del lettore una ampia panoramica della grande letteratura che ha formato intere generazioni di italiani tra XIX e XX secolo: Giacomo Leopardi, Cletto Arrighi, Camillo Boito, Luigi Capuana, Igino Ugo Tarchetti, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Arrigo Boito, Giuseppe Giacosa, Remigio Zena, Edoardo Calandra, Giovanni Pascoli, Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Italo Svevo, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Massimo Bontempelli, Guido Gozzano, Aldo Palazzeschi, Dino Campana, Pier Maria Rosso di San Secondo, Alberto Savinio, Antonio Pizzuto, Curzio Malaparte, Arturo Loria, Tommaso Landolfi, Paola Masino, Elio Vittorini, Fosco Maraini, Elsa Morante, Anna Maria Ortese, Primo Levi, Leonardo Sciascia, Giorgio Manganelli, Italo Calvino, Giovanni Testori, Paolo Volponi, Goffredo Parise, Antonio Tabucchi, Daniele Del Giudice, …. |