Il libro:
Alla vigilia della seconda guerra mondiale Nadia Gallico sposa il
rivoluzionario di professione Velio Spano, ricercato dalle polizie di
tutta Europa, esule sardo originario del centro minerario di Guspini,
circondato dal mito di eroe imprendibile. Italiani e francesi, ebrei e
musulmani, comunisti e gollisti, suore e liberi pensatori compongono la
Tunisi multietnica, nella quale Nadia e Velio iniziano la loro vita in
comune, che non si arrende all’avanzata del nazismo e trova
nella solidarietà della famiglia Gallico, offerta a tutti i
perseguitati politici, un rifugio sicuro. Napoli liberata,
città dai mille volti della sofferenza umana, laboratorio
politico dell’Italia democratica, è la tappa
iniziale della nuova vita. Il referendum istituzionale e le elezioni
per l’Assemblea Costituente sono la prima grande prova
politica per le donne italiane: il 2 giugno del 1946, al compimento dei
trent’anni, Nadia viene eletta deputato nelle liste del
partito comunista. La famiglia e la politica saranno i suoi impegni
totali. Inviata dal partito a fondare in Sardegna le strutture
femminili, percorrerà, paese per paese, un’isola
famosa per il suo arcaismo in un paesaggio che sembra una continuazione
di quello tunisino. Le tappe fisse sono Cagliari
dalla bianca spiaggia del Poetto, Guspini
luogo di antichi affetti e Carbonia, la
città delle miniere occupate per mesi dagli operai.
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