Il libro
Le Memorie autobiografiche
di Cocco Ortu, pubblicate per la prima volta a ottanta anni dalla morte
del suo autore, offrono una sintesi fondamentale per ricostruire il
rapporto tra la classe dirigente sarda e lo Stato nazionale.
Francesco Cocco Ortu (1842-1929) è stato, tra ’800 e
’900, l’uomo politico sardo più importante, capace
di una forte leadership sull’intera isola, deputato per
cinquant’anni, più volte ministro nei fondamentali
dicasteri dell’agricoltura e della giustizia, ma soprattutto
artefice sapiente, assieme a valorosi funzionari e tecnici, di un
complesso sistema di legislazione speciale (1897-1907) che varò
per la prima volta imponenti investimenti pubblici la cui realizzazione
ha mutato per sempre la storia di lunga durata della Sardegna: dai
grandiosi invasi artificiali alle bonifiche, dalla produzione
idroelettrica alla costruzione di una estesa rete ferroviaria.
Le Memorie autobiografiche ripercorrono le tappe che portarono il
giovane Francesco Cocco Ortu, sindaco di Cagliari e amministratore
della provincia, a diventare il leader di una nuova stagione politica
iniziata con la vittoria della Sinistra nel 1876. Eletto deputato nella
13ª legislatura, verrà riconfermato nei 48 anni successivi.
Nel 1924, nel pieno delle violenze fasciste, Cocco Ortu per la prima
volta perde le elezioni. Oppositore del regime scrive le sue Memorie
autobiografiche come ideale lascito politico della democrazia liberale
per le future generazioni.
Le Memorie ricostruiscono
le tensioni e i contrasti che accompagnarono la rinuncia
all’autonomia della Sardegna, con le laceranti discussioni del
1847, seguite dalla perfetta fusione e dalla concessione dello Statuto
albertino, inizio del Risorgimento. Infanzia e giovinezza del futuro
leader vengono raccontate nel contesto della famiglia d’origine,
caratterizzata da una profonda passione civile, che anima la nuova
classe borghese delle professioni e dell’imprenditoria agraria,
alla quale i Cocco Ortu appartengono grazie a una appassionante ascesa
sociale e culturale.
I curatori
Tito Orrù
(Orroli, 1928-2012), docente di Storia politica ed economica della
Sardegna presso la Facoltà di Scienze politiche di Cagliari,
è stato presidente del Comitato di Cagliari dell’Istituto
per la Storia del Risorgimento Italiano, nonché fon-datore e
direttore del Bollettino bibliografico e rassegna archivistica e di
studi storici della Sardegna. Autore di numerosi saggi, tra i quali il
Dizionario biografico dei parlamentari sardi dal 1848 al 1979, e
curatore del Diario politico di Giorgio Asproni.
Marinella Ferrai Cocco Ortu,
già direttore dell’Archivio di Stato di Cagliari e
Soprinten-dente archivistico per la Sardegna ad interim, è
docente di Storia delle Istituzioni post-unitarie presso la scuola di
Archivistica. Autrice di numerose pubblicazioni, ha dedicato parte
della sua attività scientifica allo studio dell’archivio
privato di Francesco Cocco Ortu sr. È presidente del Comitato di
Cagliari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
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